Il tuo stile di gestione si evolve in base al tipo di lavoro che realizzi, all’ambiente che frequenti, al talento e alle motivazioni della forza lavoro.
Le Teorie X e Y rappresentano due differenti attitudini, applicate nella delineazione e nel progresso degli aspetti organizzativi. Regole per la gestione delle risorse umane che, a causa della quotidiana pressione lavorativa, vengono spesso dimenticate.
Sono due famosi modelli, creati da Douglas McGregor, che dipendono dalla percezione che i responsabili hanno dei propri collaboratori e dimostrano come le aspettative di comportamento individuali possano influenzare l’atteggiamento collettivo in ambiente lavorativo.
Con la Teoria X o stile autoritario, si crea un’atmosfera di sfiducia dove i dipendenti inclini a evitare i carichi di lavoro, sottostanno a sistemi di controllo da parte del management.
Uno stile di gestione per ottenere il rispetto dei lavoratori, che non prende in considerazione fattori come le procedure o le politiche aziendali e le occasioni di formazione adeguata.
Nella Teoria Y o stile di gestione partecipativa, i collaboratori hanno invece un atteggiamento proattivo ed imparano ad accettare le responsabilità e a raggiungere in autonomia gli obiettivi.
In alcune situazioni per raggiungere i tuoi propositi troverai efficace la Teoria X, in altre quella Y oppure una combinazione dei due stili di gestione, a seconda del lavoro e degli impiegati.
Le due teorie sono tra loro contrapposte, ma esprimono il diverso comportamento che il lavoratore può avere a seconda dell’ambiente di lavoro e delle scelte del management. Per questo, secondo McGregor l’ambiente è estremamente importante poiché esso ha un ruolo decisivo sulle persone.
Ma nel tuo ruolo di manager o responsabile delle risorse umane, come puoi utilizzare queste teorie per rendere la tua azienda un posto migliore dove lavorare?
Trovare la giusta corrispondenza tra le tue esigenze e le richieste di ciascun dipendente è uno dei segreti chiave per raggiungere il successo aziendale.
La soluzione migliore è assumere sempre le persone giuste: dipendenti motivati di cui ci si può fidare, ma potresti ritrovarti con una squadra che ha bisogno di una gestione maggiore di quella che vorresti.
Tuttavia, attraverso il duro lavoro e la rivalutazione dei compiti, puoi aiutare le persone a diventare più indipendenti.
Spetta al manager riuscire a motivare, a responsabilizzare gli individui, a dirigere il loro comportamento verso i fini aziendali, a favorire il riconoscimento e lo sviluppo delle proprie caratteristiche positive.
Il compito principale della direzione aziendale, è proprio quello di realizzare le condizioni organizzative che permettano ai dipendenti di raggiungere gli obiettivi dell’impresa e incoraggiare la loro crescita.